venerdì 8 marzo 2013

Quell'incompatibilità tra Chiesa e Massoneria. Taxilliani a parte



Un convegno a Ognissanti su La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Sono intervenuti lo scrittore Giovanni Pallanti (a sinistra) e P. Paolo M. Siano, FI (a destra). Moderava l'incontro P. Serafino M. Lanzetta, FI (nel centro).

Venerdì 1° marzo, nella chiesa di Ognissanti, dopo la celebrazione della S. Messa in rito antico, si è tenuta la presentazione di due volumi a base storica e scientifica del mio confratello p. Paolo M. Siano (docente di storia della Chiesa), dal titolo Un manuale per conoscere la Massoneria (Frigento 2012) e La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Studi vari sulla Libera Muratoria (Frigento 2012). All’incontro erano presenti, a sorpresa, centinaia di fedeli e cittadini. Probabilmente anche perché dopo moltissimo tempo (o forse non era mai accaduto) si parlava del pensiero della Chiesa cattolica sulla Massoneria e si diceva chiaramente perché la Massoneria è incompatibile con la fede. 

All’incontro da me presieduto, ha partecipato Giovanni Pallanti noto scrittore e giornalista fiorentino e lo stesso p. Siano. L’intervento del p. Siano, molto ricco e dettagliato, si è concentrato sulla natura del pensiero massonico e sul suo poliedrico significato esoterico-magico. 

«Sin dalle sue origini – ha esordito lo storico della Chiesa – la Massoneria “moderna” o “speculativa” non è soltanto un club filantropico ed assistenziale, e non si occupa più, come un tempo, della costruzione di chiese cristiane. La Massoneria moderna è una Società Iniziatica che pratica ritualità ed esoterismo. L’ “essenza” o “DNA” della Massoneria si trova racchiusa in questi tre elementi inscindibili: l’umanesimo, la ritualità e l’esoterismo, custoditi e praticati nella e dalla Massoneria in segretezza. È in questi tre elementi che riscontriamo i principali motivi di incompatibilità tra Chiesa Cattolica e Massoneria».
 
«L’umanesimo, o antropocentrismo, massonico è una mentalità, uno stile di vita, che include soggettivismo, relativismo dogmatico e mètadogmatismo (ossia superamento di dogmi e di autorità religiose ed ecclesiastiche)». 

«Sin dalle origini, i rituali della Massoneria moderna (anzitutto di quella britannica) prevedono un giuramento iniziatico in forza del quale il massone, o neo-massone, giura dinanzi al dio massonico – che assume diversi volti a secondo delle diverse tradizioni –, di non rivelare ai profani (non-massoni) i segreti della Libera Muratoria, sotto pena di subire una morte violenta, ben precisata dai suddetti rituali». 

Così si può capire la ritualità massonica, che si presenta come una paraliturgia, qualcosa di analogo ai sacramenti ma con l’intento di superarli. Diceva il p. Siano: 

«La ritualità massonica, di fatto, pretende un’efficacia ontologica e psicologica sul candidato profano o già massone: pretende di trasformarlo, di farlo avanzare nel cammino etico e spirituale della Massoneria... Attraverso i riti iniziatici i Maestri Massoni pretendono di: sacralizzare lo spazio e il tempo dei Lavori Rituali di Loggia; attuare una “morte iniziatica”; trasmettere la Luce, ossia una Conoscenza (o Gnosi), una Illuminazione, uno Stato di Coscienza, che eleverebbe l’Iniziato al di là e al di sopra di dogmi, religioni ed autorità religiose». 




La Massoneria attinge a un misto di culture e di pensiero esoterico. Ribadiva il p. Siano: 

«Le sorgenti culturali a cui i Massoni attingono per la loro “ricerca” interiore, o esoterica, sono: Ermetismo, Cabala, Alchimia». 

«Uno dei temi salienti dell’esoterismo massonico è la conciliazione o coincidenza degli opposti (tema fondamentale in Alchimia, Ermetismo, Cabala), di tutti gli opposti (Vita-Morte, Luce-Tenebre, Maschile-Femminile, Bene-Male), raffigurata da vari simboli massonici (es.: il pavimento a scacchiera nella loggia dei primi tre gradi; l’aquila a due teste del 30° e del 33° grado Rito Scozzese Antico Accettato)». 

Appare chiara, in tal modo, la volontà di far coincidere la realtà nella sua contraddittorietà per poterla superare nel momento della sintesi, che spetterebbe solo all’Illuminato. Una grande tentazione gnostica. 

Giovanni Pallanti, invece, ha voluto mettere in rilievo come molti massoni fiorentini (e non solo fiorentini) da lui conosciuti ignorano quasi del tutto la struttura del pensiero massonico. 

Secondo Pallanti «la Massoneria è considerata oggi, purtroppo, un’associazione segreta e riservata, che ha principalmente lo scopo di favorire sul piano del potere e degli affari gli appartenenti alle diverse logge. Firenze è una delle capitali mondiali della Massoneria. Sin dagli anni ’30 del XVIII secolo a Firenze sono sorte numerose logge massoniche che hanno fatto dell’avversione alla Chiesa cattolica e agli insegnamenti evangelici la loro sostanziale regola di propaganda. Si può ben dire che tra la spiritualità massonica e i quattrini hanno sempre scelto i quattrini. Con il passare degli anni la Massoneria è sempre più diventata un comitato di affari più o meno legittimi a cui hanno partecipato uomini politici, liberi professionisti, commercianti, giornalisti e militari». 

«Anche nella Democrazia Cristiana – ha ricordato Pallanti, che della Dc è stato due volte Segretario provinciale di Firenze – c’erano dei massoni. Alcuni iscritti anche alla P2. Quando furono scoperti furono subito messi ai margini della vita politica. Ancora oggi la Massoneria rappresenta un problema di trasparenza perché è difficile scoprire quali interessi economici e di potere si legano tra loro nelle diverse logge fiorentine e italiane. Tutti i Papi da Clemente XII (il fiorentino Lorenzo Corsini) fino a Benedetto XVI hanno dichiarato l’assoluta incompatibilità della fede cattolica con la professione massonica. Va ricordato che la legge regionale toscana che prevede la dichiarazione di appartenenza a qualsivoglia associazione, anche massonica, fu proposta dal capogruppo (anch’egli fiorentino) della Dc Enzo Pezzati». 

Concludeva Pallanti: «È fuor di dubbio che la Chiesa cattolica deve avere il coraggio di opporsi in ogni modo alle società segrete o riservate che volenti o nolenti inquinano direttamente o indirettamente la vita democratica della nostra città e della Nazione». 

Ringraziamo la Provvidenza per quest’opportunità di poter riflettere con la massima scientificità su temi considerati normalmente “riservati”, ma che nel buio e nella segretezza muovono un duro attacco alla Verità di Cristo e della Chiesa. 


Serafino M. Lanzetta