La carità è sommamente ordinata, presuppone la verità, e perciò la fede. Altrimenti diventa buonismo, una facciata di bene. Così poi si giustifica le cose più scellerate che si oppongono alla verità di Dio e dell’uomo.
Pensiamo a quante volte per gesti di banale pietismo diciamo di non poter dire la verità altrimenti offendiamo le sensibilità di altri. Quando piangiamo sulle sventure umane e perciò giustifichiamo l’aborto, l’eutanasia.
Le giustifichiamo per “amore” della sventura ma non ci accorgiamo che sono cose in se stesse velenose, che non sono il bene dell’uomo perché in esse non c’è la verità. La fede è il principio della carità e la carità a sua volta perfeziona la fede. Dio è verità e amore.
L’uomo che crede in Dio deve poi amarlo e così si compie il dono della fede nella perennità della carità.
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