venerdì 11 dicembre 2009

Il sacerdote santo, predicatore e confessore. Gli exempla della Scuola francescana


P. Alessandro Apollonio, Preside dello STIM espone una conferenza sulle figure dei sacerdoti francescani.

Abstract: S. Francesco ispiratore dell’amore a Cristo e a Maria

Duns Scoto sviluppa questo amore al sacerdozio. Cristo è la somma opera di Dio, per questo in vista di lui sono state create e non solo redente tutte le cose.

Solo il cristocentrismo salvaguardia il sacerdozio nella sua identità, nel tempo e nello spazio.

Questa è una tradizione francescana che appartiene alla grande teologia cattolica. Se il mondo avesse davvero un’autonomia completa nei confronti della fede. Senza la fede il mondo perde la bussola. Basta pensare alla ghigliottina di Robespierre, i forni crematori di Hitler o i gulag di Stalin.

I sacerdoti francescani nella storia hanno influito positivamente nel corso degli eventi a difesa della cristianità. S. Francesco era molto devoto verso i sacerdoti, anche quelli criticati per la loro condotta. Pretende dai sacerdoti un grande raccoglimento.

Tra i sacerdoti rappresentativi dell’Ordine possiamo ricordare il B. Marco d’Aviano. Partì a sedici anni per Creta per liberarla dai musulmani. Prima dell’imbarco, ospite a Capodistria dai Cappuccini , sentì nascere la vocazione. Quarantenne si scoprì taumaturgo. Grande predicatore divenne consigliere nella corte degli Asburgi. Famoso il suo intervento all’assedio di Vienna. Coagulò insieme i re cristiani europei per mettere da parte gli interessi particolari e salvare la cristianità europea. Magnanime fu il suo intervento verso i vinti, risparmiando la carneficina degli Ottomani che si rivolsero addirittura a lui.

I Francescani potranno ricostruire questa vitale relazione tra la vita politica e sociale e la Chiesa.

Ricordiamo il dialogo tra S. Francesco e il sultano d’Egitto. Bando ai pacifismi ai quali S. Francesco viene ricondotto, il santo riconosceva il valore della giustizia e della verità condannando le scorribande degli islamici. Dal 1220 in poi i Papi fecero sempre più affidamento sui francescani per promuovere le Crociate. Tra i Terziari vi furono molti combattenti tra cui Luigi IX che vi trovò la morte.

Secondo S. Massimiliano l’Ordine francescano possiede tutte le potenzialità per sollevare il mondo dai problemi ce lo affliggono. Oggi le statistiche della crescita dell’Ordine sono raccapriccianti. Grande responsabilità hanno i sacerdoti francescani che hanno adottato l’ermeneutica della rottura con posizioni eversive che seguono il Sabatier quasi se S. Francesco fosse un precursore di Lutero. Si spera quindi a una rifioritura che si concretizza in un ritorno alle fonti e a un amore all’Immacolata.

pamab

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