giovedì 10 dicembre 2009

S. Giovanni Maria Vianney, modello del sacerdote santo


Tratteggiare l’anima sacerdotale di S. Giovanni Maria Vianney è profittevole alla vita spirituale. Il suo stile di vita, il suo zelo apostolico, l’amore alle anime, stimola a una nobile emulazione chiunque abbia la cura delle anima e sia configurato a Cristo sacerdote in virtù del sacramento dell’Ordine.


Attraverso una serie di aneddoti, il p. Zangheratti, parroco di S. Maria di Nazareth in Roma-Casalotti e docente di Teologia Morlae allo STIM, ha fatto emergere il calibro umano e spirituale di un santo sacerdote, patrono dei parroci, sempre attuale perché inserito nell’eternità di Dio.

Umiltà e carità furono gli assi portanti della sua spiritualità. Univa il sacrificio eucaristico a quello del tempo e delle energie nelle ore e ore di confessionale per riconciliare i penitenti con Dio. Pieno di apertura verso gli altri, nutrì spiritualmente anche confratelli nel sacerdozio. Non lesinò la penitenza corporale desiderando sempre di dedicare molte ore all’orazione. Molti notarono in lui doni straordinari come il dono delle lacrime, levitazioni e splendore del volto. Frequentemente aveva visioni intellettuali. Benedetto XVI lo ha voluto presentare ai sacerdoti di oggi perché non dimentichino che sono presenza del Verbo incarnato.


pamab

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