Proponiamo ai nostri lettori l'ascolto dell'omelia tenuta da P. Serafino M. Lanzetta, FI nella prima Domenica di Avvento (27 novembre 2011), nella Chiesa di Ognissanti, in Firenze.
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Il Signore con un imperativo ci dice: Vegliate! Cosa indica quel verbo per il cristiano? Non assopirsi nel sonno della ragione, nel sonno dell'idolatria e della vacua adorazione di se stessi. Rimanere svegli nella notte del mondo, come quella sentinella che, pur chiedendosi a che punto è la notte, sa con certezza che il mattino presto sorgerà. Una bella figura, prototipo dell'esser svegli nella notte del mondo, ci è data nei pastori, i quali mentre tutti dormivano, erano svegli vegliando le loro greggi. Soprattutto erano desti, erano attenti alle indicazioni soprannaturali. Seppero accorgersi della visita di un angelo e per primi adorarono il Signore. Il cristiano veglia con la cintura ai fianchi delle buone opere e con la lucerna accesa della fede, corroborata da un'intelligenza aperta a Dio, alla verità, al mistero.