mercoledì 6 giugno 2012

Parlare della famiglia partendo da Dio: con Lui o senza di Lui tutto cambia





Ci sono anche i genitori di P. Stefano M. Manelli tra le testimonianze di “straordinaria normalità” che questo libro – “Dio&famiglia. Analisi di una dissoluzione” (Ed. Fede&Cultura, pag. 125, € 10) - propone di fronte ad una mondo che ormai ha un concetto piuttosto allargato e confuso di matrimonio e di famiglia.
I nuovi maestri del dubbio, infatti, vorrebbero che l’essere maschio o femmina fosse una semplice questione di gusti, di cultura, indipendentemente da quello che il corpo dice apertamente. Sembra che i Fratelli e le Sorelle del Libero Spirito, setta gnostica del periodo a cavallo tra basso e alto medioevo, abbiano sparso la loro gnosi come fenomeno di massa.
Questo è quello che si scopre, pagina, dopo pagina, nella serrata analisi che Lorenzo Bertocchi, autore del libro, compie per descrivere cosa è accaduto al rapporto tra Dio e famiglia, minato alla radice da una rivoluzione come quella degli anni ’60-’70. Questa rivoluzione di carattere culturale ha finito per ridurre l’uomo alla mercé delle proprie passioni e sentimenti, una scissione profonda di anima e corpo che, a livello popolare, si è realizzato soprattutto sotto i colpi violenti della moda, del cinema, dei libri, dei giornali. Uno stile di vita si è insinuato nel quotidiano con un obiettivo molto più profondo di quello che apparentemente può sembrare: ri-creare l’uomo per dissolvere il suo legame con il Creatore.
Abbiamo assistito ad un attacco su due fronti, contro Dio e contro l’uomo, ma questo libro punta lo sguardo sulla famiglia per dire che l’eclissi di Dio si è consumata attaccando i focolari domestici. Decostruita la famiglia nel suo intimo non resta altro che il “proprio io e le sue voglie”, perché mancando la culla delle virtù l’uomo resta semplicemente in balia dei suoi limiti e del potere di turno. Non considerare questa profonda eclissi di Dio e dell’uomo significa vanificare ogni altro discorso sulla famiglia, anche perché ormai non ci si intende più nemmeno sul significato del termine: infatti, per alcuni il concetto di famiglia sarebbe talmente “liquido” da comprendere anche coppie dello stesso sesso. O la famiglia è quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna aperti al dono della vita, alla generazione dei figli, oppure non solo non c’è più la famiglia, ma declina altresì sempre più lo stesso essere sociale dell’uomo, fino a ridursi a mera cosa.
Come scrive Mons. Lugi Negri nella prefazione del libro, oggi “non c’è più posto per la famiglia come non c’è più posto per la Chiesa perché esse indicano, in una società come quella di oggi, un mondo diverso, un mondo totalmente diverso, retto da un’immagine d’uomo diversa, retto da una concezione diversa della vita, dei rapporti fra gli uomini e dell’amore dell’uomo per la donna. Insomma la famiglia rende presente un mondo che la mentalità dominante non può sopportare.”
Nella seconda parte del libro troviamo proprio degli esempi concreti di cosa voglia dire questa scandalosa normalità invisa al mondo. Oltre ai coniugi Manelli vengono, infatti, narrate altre testimonianze di sposi che hanno messo Dio, Uno e Trino, al centro della loro vita. I Beati Beltrame Quattrocchi, i beati Martin, i coniugi Bernardini, Amendolagine e Gheddo, sono le altre coppie che, insieme a Settimio e Licia Manelli, offrono tutta la loro quotidianità senza particolari clamori, a parte un fattore fondamentale: quello di Dio, perché “con Dio o senza Dio, tutto cambia”.
Così “Dio&famiglia. Analisi di una dissoluzione” non è soltanto un libro per famiglie, ma è anche un punto di vista sulla crisi sociale e sulla crisi di fede. Grazie infine a queste coppie di beati e servi di Dio è un itinerario spirituale per chi vive la vocazione al matrimonio.

p. Serafino M. Lanzetta, FI